Il decreto rilancio estende l’esenzione Imu 2020, chi ha diritto al rimborso?

Il decreto rilancio non solo ha confermato, ma ha anche allargato la platea di chi può fruire dell’esenzione della prima rata Imu 2020 dello scorso giugno. Chi ha già pagato, quindi, avrà diritto al rimborso.

Vediamo a chi spetta.

L’esenzione Imu 2020, infatti, con il decreto rilancio viene estesa oltre ai soggetti operanti nel turismo anche a chi appartiene ai settori sportivi e fieristici. E proprio perché si tratta di una novità divenuta effettiva con la conversione in legge, le imprese che avevano già pagato l’acconto Imu 2020 di giugno, riceveranno un rimborso al momento di pagare il saldo di dicembre.

Chi, invece, non aveva ancora pagato, perché residente in uno dei Comuni che hanno posticipato il versamento della prima rata Imu 2020 dopo l’emergenza Covid, potrà usufruire del diritto all’esenzione, ovviamente nel caso in cui rientri in una delle categorie esplicitate (aziende operanti nel turismo, settore sportivo e fieristico).

La prima versione del decreto rilancio già prevedeva l’esenzione dal pagamento della prima rata Imu 2020 per gli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali o stabilimenti termali.

Stesso discorso anche per gli immobili della categoria catastale D/2 (pensioni e alberghi con scopo di lucro) e gli immobili di agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù e campeggi, ma a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività.

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